- Gabriele D'ANNUNZIO,
L'innocente, 1892, cap. XXIV: "Il trattato era rimasto aperto sul banco; e io mi chinai a guardare su una pagina una vignetta: un volto umano contorto da una smorfia atroce e grottesca. 'Emiatrofia sinistra della faccia'. E le mosche implacabili ronzavano, ronzavano senza posa". Cfr. Biasci 2012a.
- Cesare LOMBROSO,
Le più recenti scoperte ed applicazioni della psichiatria ed antropologia criminale, Torino [etc.], F.lli Bocca, 1893, p. 220: "Rivelava invece un disquilibrio, una devizaione nel processo evolutivo e nutritivo di ciascun osso, che è più grave ancora della stessa emiatrofia". Cfr. De Fazio 2012.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 21/11/2023