donnacchera

s. f. donna volgare.
1921 [GRADIT 1936]
- Federigo TOZZI, Il podere, 1921, cap. XVII: "Questa volta non ti faccio niente, perché sei stata brava ad ascoltare quelle donnacchere. Piglia la granata e spazza subito i pezzetti di vetro".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 22/06/2020