discorso
s. m. (filos.) il modo di procedere della mente razionale, attività speculativa che partendo da determinate premesse giunge a conclusioni di valore generale attraverso una serie di passaggi intermedi.
1298-1321
[GRADITe av. 1321]
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Questioni filosofiche, post 1298 (tosc. sud-or.): "la virtude rationale non conoscie overo intende incontenente quello ke vole intendare, con ciò sia cosa ke sia mestieri de trovarlo per principii sì che intenda l'una cosa per l'altra, e così è mestiere ke vi sia alcun discorso, e così viene alcun tempo in meçço...".
- DANTE Alighieri,
Commedia, Purg., c. 29.49, av. 1321 (fior.): "quand'i' fui sì presso di lor fatto, / che l'obietto comun, che 'l senso inganna, / non perdea per distanza alcun suo atto, / la virtù ch'a ragion discorso ammanna, / sì com'elli eran candelabri apprese...".
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Scheda di redazione - TLIO - 07/12/2022