discontinuità
s. f. non continuità.
1552-53
[DELIN e GRADITe 1612 (G. Galilei)]
- Anton Francesco Doni,
I marmi, Venezia, per Francesco Marcolini, 1552-1553, pt. III, p. 118: "[...] per il contrario quando queste linee son discontinue, significa indebita proportione del caldo con l'humido, et del fegato con lo cuore: e questa discontinuità procede da troppo secco, et tali huomini sono di natura melenconici".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci cita da Alfonso Cerquetti, Studj lessicografici e filologici, Forlì, F. Marinelli editore, 1868, s.v. "Discontinuità. Contrario di continuità. [...] "Questa discontinuità procede da troppo secco". [Anton Francesco] Doni [1513-1574], I Marm. [1552-1553], II, 126 (Barbéra)".
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Scheda di redazione - 01/03/2021