- Guittone d'Arezzo,
Lettere, av. 1294 (tosc.): "Non ardite ora di tenere leone, ché voi già non pertene: e, se 'l tenete, scorciate over cavate lui coda e oreglie e denti e unghi' e 'l depelate tutto, e in tal gu[i]za porà figurare voi".
- DANTE Alighieri,
Commedia, Inf., c. 25.120, av. 1321 (fior.): "Mentre che 'l fummo l'uno e l'altro vela / di color novo, e genera 'l pel suso / per l'una parte e da l'altra il dipela, / l'un si levò e l'altro cadde giuso, / non torcendo però le lucerne empie, / sotto le quai ciascun cambiava muso".
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Scheda di redazione - TLIO - 30/08/2022