differentemente

avv. in maniera non uguale o equivalente.
1306 [GRADITe av. 1321]
- Giordano da Pisa, Quaresimale fiorentino (1305-1306), 1306 ( pis.>fior.): "i beati tutti hanno Idio così interamente l'uno come l'altro, ma differentemente; cioè hallo l'uno più nobilemente che l'altro, secondo che quegli c'ha buoni occhi vede meglio il sole, più chiaro".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 24.16,av. 1321 (fior.): "così quelle carole, differente- / mente danzando, de la sua ricchezza / mi facieno stimar, veloci e lente".
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Scheda di redazione - TLIO - 30/08/2022