dialetto

s. m. (ling.) parlata propria di un ambiente geografico e culturale ristretto contrapposta a un sistema linguistico affine per origine e sviluppo ma che, per diverse ragioni, si è imposto come lingua letteraria e ufficiale.
1525 [GRADITe av. 1565]
- Angelo Colocci [ed. N. Cannata Salamone], Gli appunti linguistici di Angelo Colocci nel manoscritto Vat. lat. 4817, Firenze, Accademia della Crusca, 2012, p. 92, nel ms databile al 1525, c. 3v: "Se homero dice δω δωμα perche nel mio dialecto non possa dir 'casa' 'Ca' et 'capo' 'cao' 'co'".
Cfr. Paolo D'Achille, Le datazioni del termine "dialetto" e di alcuni suoi derivati, in Laboratorio di ArchiDATA 2020. Retrodatazioni lessicali: storia di cose e di parole, a cura di Ludovica Maconi, Firenze, Accademia della Crusca, 2020, pp. 41-59.
Sulle vicende editoriali dell'Ercolano, pubblicato postumo (Varchi morì nel 1565), cfr. B. Varchi, L'Hercolano, edizione critica a cura di Antonio Sorella, Pescara, Libreria dell'Università, 1995, pp. 99-137.
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 24/02/2023