da trivio

loc. avv. da gente che vive sulla strada e quindi di estrema volgarità.
1867 [DELIN 1875 (Rigutini-Fanfani)]
- Ippolito NIEVO, Le confessioni di un italiano, 1867, cap. IX: "Sono orribile, Carlo, orribile davvero! Fo raccapriccio a me stesso; fossi una donna da trivio non concederei un bacio al disgraziato che mi somigliasse".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - 05/11/2018