cutting

s. m. (vc. ingl., tess.) nell'industria tessile, parte dello stelo macerato, derivante dal taglio della filaccia.
1924 [DELIN e GRADITe 1970 (Zingarelli)]
- Cesare Saldini, Le fibre tessili: la filatura in generale, la filatura delle varie fibre in particolare, tessitura, il finimento dei tessuti, Bologna, Zanichelli, 1924, p. 294: "Agli steli macerati, lavati ed asciugati si toglie l'ultimo tratto vicino alla radice che costituisce i così detti cuttings utilizzabili per fare carta ed anche per delle grosse trame da sacchi. I cuttings hanno valore assai basso".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Il DELIN riporta il termine solo nel senso di 'frammenti di roccia residui del taglio', né compare in GRADITe l'accezione in ambito tessile.
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Scheda di redazione - 21/12/2020