cuffiara
s. f. donna che confeziona copricapi.
1735
[GDLI 1870 (C. Dossi) s.v. "cuffiaia"]
- Gennaro Antonio Federico,
Il FIlippo. Commedia per musica da rappresentarsi nel Teatro Nuovo di sopra Toledo nell'esta' di quest'anno 1735, Napoli, a spese di Nicola de Biase, 1735, I, 1, didascalia: "NICOLETTA, che sta cucendo, seduta avanti la sua Bottega di Cuffiara".
- Carlo Goldoni (pseud. Polisseno Fegejo),
L'amore artigiano. Dramma giocoso per musica da rappresentarsi nel teatro di Sant'Angelo il carnovale dell'anno 1761, Venezia, appresso Modesto Fenzo, 1761, I, 9 (e già prima nell'elenco dei personaggi): "quel che tiemmi in pensiere è la cuffiara".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 10/04/2022