cuccare

v. tr. imbrogliare, abbindolare.
1737 [DELIN 1808 (F. Pananti), GRADITe 1799 (C. Porta, "Lettere"), Zingarelli21 1753]
- Carlo Goldoni, Lugrezia romana in Costantinopoli. Dramma comico da rappresentarsi in musica dalla Compagnia de' Comici nel Teatro Grimani di S. Samuele il carnovale dell'anno 1737, Venezia, appresso Alvise Valvasense, 1737, III, 8: "Superba, se tu ostenti crudeltà / io ti voglio cuccar come che va".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 10/04/2022