conoscere i propri polli

loc. avv. sapere con chi si ha a che fare.
1488 [DELIN av. 1565]
- Angelo Poliziano, Lettera a Bernardino Tarugi, primavera 1488 (cit. da I. Del Lungo, Florentia. Uomini e cose del Quattrocento, Firenze, Barbera, 1897, p. 65): "Quello ti scrissi perché conoscevo e' mia polli".
Cfr. Davide Puccini, Retrodatazioni quattrocentesche, in "Lingua nostra", vol. LXVII, f. 1-2, 2006, pp. 57-58.
---
Scheda di redazione - 25/01/2024