condiscendere

v. intr. abbassarsi ad un registro più semplice.
1302-08 [GRADITe av. 1321]
- Bartolomeo da San Concordio, Ammaestramenti degli antichi latini e toscani, 1302-08 (pis.>fior.): "Lo predicatore dee sé medesimo ritraggere e condiscendere all'infermità degli uditori, acciocché non gli divenga che, quando parla a' piccoli alte cose e che non fanno loro pro, curi più di mostrare sé che di giovare loro".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par. c. 4.43, av. 1321 (fior.): "Per questo la Scrittura condescende / a vostra facultate, e piedi e mano / attribuisce a Dio e altro intende...".
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Scheda di redazione - TLIO - 07/12/2022