concedere
v. intr. cedere.
1478
[GDLI 1828 (G. Leopardi)]
- Angelo Poliziano,
Lettera a Lorenzo de' Medici, 20 settembre 1478 (cit. da Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite e inedite, a cura di I. Del Lungo, Firenze, Barbera, 1867, p. 65): "Quanto si aspetterà a me, né in diligenza né in volontà né in fede mancherò di nulla: perché conosco quanto sono obbligato a V. M., e porto tanto amore a Piero e agli altri vostri figliuoli, che appena concederò a Voi, padre".
Cfr. Davide Puccini, Nuove retrodatazioni quattrocentesche, in "Lingua nostra", vol. LXXII, fasc. 3-4, 2011, pp. 80-83.
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Scheda di redazione - 26/03/2024