- Gaetano Carlo CHELLI,
L'eredità Ferramonti, 1883, cap. VIII: "Non aveva disegni prestabiliti. Stava in agguato delle occasioni, pronta ad acciuffarle, ed a condursi a seconda di esse. Escludeva un mezzo soltanto: il mercimonio della propria bellezza, e la compromissione della propria onestà ".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 05/11/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI