compenetrabile

agg. che può essere compenetrato.
1765 [DELIN e GRADIT 1865]
- Alfinso Niccolai, Il Tobia, Firenze, P. G. Viviani all'insegna di Giano, 1765, p. 244: "impedito l'effetto della nutrizione, e coll'essere il cibo fatto risolvere in parti sottilissime, e svaporare, o invisibilmente a piacer di Cristo trasportato in altro luogo, al qual trasportamento non fece alcuna resistenza il corpo glorioso compenetrabile".
- Giovanni Alberto De Soria, Raccolta di opere inedite, tomo II, Livorno, T. Masi e comp., 1774, p. 196: "Dal predetto errore fluisce l'altro, in cui inciampò l'ingegnoso Autore sostenendo, che la materia è compenetrabile, purché il compenetrante sia di forza infinita".
Cfr. A. Monaldi, Mille retrodatazioni, Roma, Bonacci, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 24/08/2020