comodaccio

s. m. vantaggio, interesse personale perseguito in modo egoistico.
1905
- Edmondo DE AMICIS, L'idioma gentile, 1905, cap. II: "E s'ella dice che un tale fa il comodaccio suo, dice che fa il suo comodo con particolare indiscrezione e noncuranza del comodo altrui e del dovere proprio".
Cfr. Gianluca Biasci, Retrodatare con il RALIP. Mille retrodatazioni da opere narrative tra Otto e Novecento, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - 31/10/2018