combo
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s. m. inv. (vc. ingl.) piccolo complesso jazz o rock, composto da tre a sei elementi.
1965
[GRADITe 1983]
-
Come mettere in piedi un complesso di jazz, in "Discoteca", vol. VI, 1965, p. 36: "Si chiama combo, in termine jazzistico americano, il complessino che va dal trio al sestetto".
Cfr. C. Porena, Lemmi musicali del GRADIT assenti in LesMu e assenti o privi di esempi in GDLI (lemmi CE–CZ) in “AVSI”, vol. V, 2022, pp. 26-27.
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2
s. m. (vc. ingl.) riunione di due o più fotografie in un’unica immagine.
1974
[GRADITe 1983]
- Luciano Satta,
Il millevoci, Messina-Firenze, G. D'Anna, 1974, s.v.: "combo / Voce inglese
gergale che significa combinazione, e sta a indicare la riunione di singole immagini fotografiche, per lo più di
persone, in una sola fotografia, senza montaggio o particolari accorgimenti o trucchi".
Cfr. E. Barbaro, Luciano Satta Il millevoci, 1974 (lettere A-D) in "AVSI", vol. II, 2019, p. 337.
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