chioccia
s. f. fig., persona malaticcia (o momentaneamente indisposta).
1478
[GDLI 1676]
- Angelo Poliziano,
Lettera a Lorenzo de' Medici, 7 settembre 1478: "Madonna Clarice s'è sentita da iersera in qua un poco chioccia [...]. Cominciò dopo cena a giacere sul lettuccio; stamani si levò dal letto tardi, desinò bene, e doppo desinare s'è tornata a giacere" (in Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite e inedite, a cura di I. Del Lungo, Firenze, Barbera, 1867, pp. 62-63).
Cfr. Davide Puccini, Nuove retrodatazioni quattrocentesche, in "Lingua nostra", vol. LXXII, fasc. 3-4, 2011, pp. 80-83.
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Scheda di redazione - 05/02/2024