cazzabubbolo

s. m. (tosc.) volg., persona presuntuosa, sciocca, goffa.
1857 [GRADITe 1873 (E. De Amicis)]
- Edmondo DE AMICIS, Spagna, 2873, § Toledo, p. 270: "Il cicerone bussò a una porticina, e uscì un cazzabubbolo di sacrestano che aperse un'altra porta e mi fece entrare in un corridoio, nel quale vidi una schiera di giganteschi fantocci bizzarramente vestiti; quattro dei quali (mi disse il cicerone) rappresentavano l'Europa, l'Asia, l'America, l'Affrica, e due altri la Fede e la Religione; ed eran fatte in modo che un uomo potesse nascondervisi dentro e sollevarli da terra".
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Scheda di redazione - UniUPO - 27/11/2024