cattera

escl. a indicare meraviglia, sdegno; caspita.
1739 [BIZ av. 1850 (G. Giusti), GDLI av. 1886 (V. Imbriani)]
- Antonio Palomba, La Matilde. Commedia per musica da rappresentarsi nel Teatro de' Fiorentini nell'inverno di questo anno 1739, Napoli, a spese di Nicola di Biase, 1739, III, 2: "Cattera! / cotesta è una assai rozza villania / cacciare un Gentiluomo".
- Carlo Goldoni (pseud. Polisseno Fegejo), Il filosofo di campagna (La serva astuta). Farsetta per musica da rappresentarsi nel teatro alla Valle nel carnevale dell'anno 1757, Roma, per il Puccinelli, 1757, II: "NARDO: Cattera! Ognuno dice che mi vuol ammazzar un mio rivale".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
L'esclamazione è attestata anche nell'ed. 1761 del Filosofo di campagna, II, 4.
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Scheda di redazione - 10/04/2022