capataz

s. m. (vc. sp.) scherz., capo autoritario.
1881 [GRADITe 1892]
- Edmondo DE AMICIS, Cuore, Milano, Fratelli Treves, 1886, Dagli Appennini alle Ande, p. 239: "Senti, ora che ci penso. Fa una cosa. Svolta a destra per la via, troverai alla terza parte un cortile; c'รจ un capataz, un commerciante, che parte domattina per Tucuman con le sue carretas e i suoi bovi". Cfr. Biasci 2012.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 14/03/2025