appiglio
1
s. m. (fig.) pretesto, occasione.
1650
[GDLI 1827]
- Enrico Caterino Davila,
Historia delle guerre civili di Francia, Venezia, presso Paolo Baglioni, 1650, p. 829: "Gli heretici non hanno altro appiglio, che di dolersi del soccorso del Rè Cattolico, qual essi di mal occhio veggono".
- Francesco Agostino Della Chiesa,
Corona Reale di Savoia, o sia relatione delle provincie, e Titoli ad essa appartenenti, parte prima, Cuneo, per i FF. Strabella,1655, p.170: "Nella pace però di Cherasco per toglier le contese de' confini, e gl'appigli di discordia, che potevano nascer tra i Duchi di Mantova, e questi di Savoia, per haver alcuni de' maggiori di questi Conti a gl'antichi Marchesi di Monferrato per certi luoghi particolari fedeltà giurata, furono alcuni de' suddetti loro Castelli [...]".
Cfr. Mario Piotti, Retrodatazioni di viaggio, in "Italiano LinguaDue", vol. V, n. 1, 2013, pp. 207-242.
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Scheda di redazione - 05/06/2018
2
s. m. sporgenza che offre la possibilità di aggrapparsi.
1788
[GRADIT 1824]
- Paolo Andreani,
Giornale di viaggio alle Alpi Graie, Pennine e Savoiarde, 1788 [cit. da L. Clerici (a cura di), Scrittori italiani di viaggio. Volume primo 1700-1861, Milano, Mondadori, 2008, p. 115] : "Dopo alcune ore di una marcia ben difficoltosa ci trovammo ad un passo ove non fu possibile prosieguire che scavando ogni momento nel rocco un appiglio ove grimpar colle mani e posarvi il piede".
Cfr. Mario Piotti, Retrodatazioni di viaggio, in "Italiano LinguaDue", vol. V, n. 1, 2013, pp. 207-242.
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Scheda di redazione - 24/05/2018