ambulativo

agg. relativo al muoversi, allo spostarsi, al non rimanere fermi.
1653
- Giulio Rospigliosi, Dal male il bene, [prima rappresentazione: Palazzo Barberini alle Quattro Fontane, in occasione delle nozze di Maffeo Barberini, principe di Palestrina, e Olimpia Giustiniani, 15 giugno 1653], Roma, 1653, III, 8 [cit. dall'ed.: G. Rospigliosi, Melodrammi profani, a cura di Danilo Romei, Firenze, Studio editoriale fiorentino, 1998]: "Il sole istesso, / ch'ha il genio ambulativo / per mostrar da per tutto i suoi splendori, / non veggo che di notte esca mai fuori".
Cfr. Fabio Rossi, L'italiano (buffo) pregoldoniano: tra "Umgangssprache" e "Bühnensprache", con oltre cento retrodatazioni, in "Studi di lessicografia italiana", vol. XXXVIII, 2021, pp. 173-219.
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Scheda di redazione - 01/10/2021