alcorano

s. m. il Corano, libro sacro dell'Islam.
av. 1292 [GRADITe av. 1292]
- Bono Giamboni, Il libro de' vizi e delle virtudi, av. 1292 (fior.): "E quando fue partito 'l consiglio, si raunaro i demonî di ninferno e fecer nuova legge contraria a quella di Dio, e tutta d'altre credenze, e chiamârla Alcoran, e insegnârla a Maommetti perfettamente, perché l'avesse bene a mano. E poi dissero: - Va e predica questa legge, e dì che sia data da Dio; e noi saremo sempre teco in tutte le tue operazioni".
- L'Ottimo Commento della Commedia. Purgatorio, av. 1334 (fior.): "quello che è naturale, in ogni luogo è uno medesimo. Onde dice: le Barbere, le quali sono sì partite da' nostri costumi, e· lle Saraine, che sono così date alla lussuria, che dovunque la volontà giugne, quivi per l'Alcorano di Maometto si dee soddisfare alla lussuria, sì vanno coperte le mammelle e 'l petto; e voi, che dovete vivere per legge Romane, avrete bisogno d'essere scomunicate e piuvicate in piazza".
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Scheda di redazione - TLIO - 06/05/2024