affastellatamente

avv. disordinatamente, in modo confuso.
1883 [GRADIT 1886]
- Vittorio IMBRIANI, Dio ne scampi dagli Orsenigo, 1883, cap. XX: "'Tu aggravi il male, con lo scandalo; tu ridicoleggi tuo marito; tu nuoci alla figliuola!' sclamò, affastellatamente, l'Almerinda, tutta sbigottita di trovarsi, quasi, costretta a scolparsi".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 30/08/2020