a tempo perso
loc. avv. nei momenti liberi da impegni lavorativi.
1882
[DELIN 1916 (Cappuccini)]
- Paolo VALERA,
Alla conquista del pane, 1882: "Uno imbianchino a tempo perduto. – Giovanni, gli dicevano i suoi avventori, vuoi venire a darmi una mano di bianco al soffitto della cantina o alla facciata della bottega? Ma il più delle volte era in prigione".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 22/06/2020